LA GIUSTIZIA PENALE
Rivista mensile di Dottrina, Giurisprudenza e Legislazione


FONDATA NELL'ANNO 1895

da Gennaro ESCOBEDO e già diretta da Giuseppe SABATINI

Direttore: Pietro Nocita


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Codice etico delle pubblicazioni

La Rivista La Giustizia Penale è una rivista scientifica peer-reviewed che si ispira al codice etico delle pubblicazioni elaborato da COPE: Best Practice Guidelines for Journal Editors.

È necessario che tutte le parti coinvolte - autori, redattori e referee - conoscano e condividano i seguenti requisiti etici.

 

Doveri dei redattori

 

Decisioni sulla pubblicazione

I redattori de La Giustizia Penale sono responsabili della decisione di pubblicare o meno gli articoli proposti. I redattori possono consultarsi con i referee per assumere tale decisione.

 

Correttezza

I redattori valutano gli articoli proposti per la pubblicazione in base al loro contenuto senza discriminazioni di razza, genere, orientamento sessuale, religione, origine etnica, cittadinanza, orientamento politico degli autori.

 

Riservatezza

I redattori e gli altri componenti dello staff si impegnano a non rivelare informazioni sugli articoli proposti ad altre persone oltre all'autore, ai referee e all'editore.

 

Conflitto di interessi e divulgazione

I redattori si impegnano a non usare in proprie ricerche i contenuti di un articolo proposto per la pubblicazione senza il consenso scritto dell'autore.

 

Doveri dei referee

 

Contributo alla decisione editoriale

La peer-review è una procedura che aiuta i redattori ad assumere decisioni sugli articoli proposti e consente anche all'autore di migliorare il proprio contributo.

 

Rispetto dei tempi

Il referee che non si senta adeguato al compito proposto o che sappia di non poter svolgere la lettura nei tempi richiesti è tenuto a comunicarlo tempestivamente ai coordinatori.

 

Riservatezza

Ogni testo assegnato in lettura deve essere considerato riservato. Pertanto, tali testi non devono essere discussi con altre persone senza esplicita autorizzazione dei redattori.

 

Oggettività

La peer review deve essere condotta in modo oggettivo. Ogni giudizio personale sull'autore è inopportuno. I referee sono tenuti a motivare adeguatamente i propri giudizi.

 

Indicazione di testi

I referee si impegnano a indicare con precisione gli estremi bibliografici di opere fondamentali eventualmente trascurate dall'autore. Il referee deve inoltre segnalare ai redattori eventuali somiglianze o sovrapposizioni del testo ricevuto in lettura con altre opere a lui note.

 

Conflitto di interessi e divulgazione

Informazioni riservate o indicazioni ottenute durante il processo di peer-review devono essere considerate confidenziali e non possono essere usate per finalità personali. I referee sono tenuti a non accettare in lettura articoli per i quali sussiste un conflitto di interessi dovuto a precedenti rapporti di collaborazione o di concorrenza con l'autore e/o con la sua istituzione di appartenenza.

 

Doveri degli autori

 

Accesso e conservazione dei dati

Se i redattori lo ritenessero opportuno, gli autori degli articoli dovrebbero rendere disponibili anche le fonti o i dati su cui si basa la ricerca, affinché possano essere conservati per un ragionevole periodo di tempo dopo la pubblicazione ed essere eventualmente resi accessibili.

 

Originalità e plagio

Gli autori sono tenuti a dichiarare di avere composto un lavoro originale in ogni sua parte e di avere citato tutti i testi utilizzati.

 

Pubblicazioni multiple, ripetitive e/o concorrenti

L'autore non dovrebbe pubblicare articoli che descrivono la stessa ricerca in più di una rivista. Proporre contemporaneamente lo stesso testo a più di una rivista costituisce un comportamento eticamente non corretto e inaccettabile.

 

Indicazione delle fonti

L'autore deve sempre fornire la corretta indicazione delle fonti e dei contributi menzionati nell'articolo.

 

Paternità dell'opera

Va correttamente attribuita la paternità dell'opera e vanno indicati come coautori tutti coloro che abbiano dato un contributo significativo all'ideazione, all'organizzazione, alla realizzazione e alla rielaborazione della ricerca che è alla base dell'articolo. Se altre persone hanno partecipato in modo significativo ad alcune fasi della ricerca il loro contributo deve essere esplicitamente riconosciuto.

Nel caso di contributi scritti a più mani, l'autore che invia il testo alla rivista è tenuto a dichiarare di avere correttamente indicato i nomi di tutti gli altri coautori, di avere ottenuto la loro approvazione della versione finale dell'articolo e il loro consenso alla pubblicazione in La Giustizia Penale.

 

Conflitto di interessi e divulgazione

Tutti gli autori sono tenuti a dichiarare esplicitamente che non sussistono conflitti di interessi che potrebbero aver condizionato i risultati conseguiti o le interpretazioni proposte. Gli autori devono inoltre indicare gli eventuali enti finanziatori della ricerca e/o del progetto dal quale scaturisce l'articolo.

Errori negli articoli pubblicati

Quando un autore individua in un suo articolo un errore o un'inesattezza rilevante, è tenuto a informare tempestivamente i redattori della rivista e a fornire loro tutte le informazioni necessarie per segnalare in calce all'articolo le doverose correzioni.

Procedure di revisione

Tutti i saggi scientifici, preliminarmente valutati dagli organi editoriali, vengono sottoposti a double-blind peer review: revisione tra pari (autore e revisore esterno alla rivista), entrambi anonimi. Il nome dell'autore ed ogni riferimento ad esso viene cancellato dai saggi inviati ai referee. La valutazione dei referee viene comunicata all’autore in forma totalmente anonima. I referee hanno quattro possibili opzioni finali per ogni articolo:

L'articolo può essere accettato per la pubblicazione?

  • Sì, senza revisioni
  • Sì, con poche revisioni
  • Sì, con una radicale revisione
  • No

Il contenuto dei referaggi è riservato. Gli autori, accettando di essere sottoposti a valutazione, si impegnano a non divulgare la peer review. Ai revisori ed alla redazione è richiesto un serio e responsabile impegno di discrezione nei confronti dell'autore e della comunità scientifica. Eventuali conflitti d’interesse o controversie che possano sorgere durante il processo di revisione saranno gestiti dagli organi editoriali secondo la normativa legale vigente e la consulenza dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione).

Conflitti d’interesse

I conflitti d’interesse, sopra elencanti ed identificati prima e dopo la pubblicazione, nonché i singoli processi previsti per la loro gestione, con riferimento ai possibili interessati (autori, revisori, redattori, riviste ed editori, comunità scientifica), quali il rifiuto della pubblicazione per gli autori, il rigetto della valutazione per i revisori, la sollevazione dall’incarico per i redattori, l’invio di una comunicazione informativa ad altre riviste ed editori, la pubblicazione di una Nota di avvertenza per la comunità scientifica, saranno trattati dagli organi editoriali secondo i principi del Codice Etico della rivista, la normativa legale vigente e l’eventuale consulenza dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione).

Pratiche contrarie all’integrità scientifica

Pratiche contrarie all’integrità scientifica (plagio, riproduzione di lavori già editi senza virgolettato e/o menzione della fonte, falsificazione dei dati ecc.), anche con riferimento alle segnalazioni esterne portate all’attenzione della rivista o dell’editore, saranno gestite dagli organi editoriali secondo i principi del Codice Etico della rivista e la normativa internazionale a tutela del diritto d’autore.

Dibattito successivo alla pubblicazione

Note di risposta o lettere all’editore saranno pubblicate per consentire la pubblicità del dibattito successivo alla pubblicazione; eventuali modifiche o correzioni agli articoli già pubblicati, così come il loro eventuale ritiro, saranno resi possibili agli autori ed esplicitati in specifiche Note di avvertenza ai lettori, che verranno pubblicate sulla rivista.

Politiche di supervisione degli aspetti etici

Gli organi editoriali vigilano sul costante rispetto dell’integrità della ricerca attraverso la gestione dei conflitti d’interesse, la tutela della riservatezza e della privacy, la tutela del diritto d’autore.

Consensi e liberatorie

Consensi e liberatorie per la pubblicazione e l’accessibilità, anche in modalità aperta, di testi, dati, immagini, audio e video saranno valutati e richiesti dagli organi editoriali nel rispetto della normativa internazionale sul diritto d’autore e sulla proprietà intellettuale.

Proprietà intellettuale, Copyright e licenze di pubblicazione

L’editore è detentore del Copyright e può concedere delle licenze di pubblicazione Open Access del tipo CCBY 4.0 https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/deed.it; l’autore resta in ogni caso detentore della proprietà intellettuale.

APC (Article Processing Charge) e Open access

La pubblicazione su La Giustizia Penale non prevede APC (Article Processing Charge), ovvero costi per gli autori; in caso di scelta di pubblicazione in Open Access, la quota APC sarà calcolata in base al singolo articolo, partendo da un contributo che non potrà essere inferiore a 300 euro per saggio, da corrispondere all’editore, e la licenza concessa è CCBY 4.0 https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/deed.it.